28.10.23
Ex OP Paolo Pini, Milano
Tutta la mia vita è riportarla nell’indeterminato.
Antonio Caronia (Macao, 2012)
Lavorare ai margini, ai bordi; non propriamente confini ma punti liminali che vedono il di qua e il di là confondersi e degradarsi nella realtà dell’indeterminato: quel campo di ricerca e di lavoro che ha occupato l’intero arco della vita di Antonio Caronia. In questa prospettiva, ragionare e riflettere sul suo pensiero vuol dire affidarsi a un incedere balbettante, privo di certezze così come lo era il suo procedere conoscitivo, privo dell’arroganza di qualsivoglia verità. Dalle sue tracce scritte, registrate, filmate un enorme materiale a disposizione per continuare a lavorare con lui sapendo, come lui diceva, che chi non c’è più “non ci guarda da nessun cielo: sono diventati dei piccoli pezzi di noi”. La vita deborda sempre al di là di ciò che lasciamo di visibile dietro di noi, e questo va tenuto in conto ogni volta che approcciamo eredità e memorie altrui: si lavora sulla parte emersa, importante ma mai definitiva, esaustiva. Impariamo a procedere balbettando…